Discendente da una nobile famiglia originaria dell’isola di Veglia (Krk) trasferitasi nella seconda metà del Quattrocento nel Friuli occidentale, L. nacque a Pordenone nei primi decenni del XVI secolo da Luca, nipote del più famoso Luca de Renaldis, uomo d’armi, diplomatico al servizio degli imperatori d’Asburgo e per breve tempo vescovo di Trieste. Il d. R. trascorse la sua giovinezza nella città natale e alla morte del padre si stabilì a Venezia dove svolse per il governo della Serenissima alcuni importanti incarichi diplomatici tesi soprattutto a porre un freno ai saccheggi perpetrati dagli uscocchi nell’Adriatico settentrionale. Da una ducale del doge Niccolò da Ponte si ricava, per esempio, che nel 1581 fu inviato in missione proprio a Veglia, nel nord della costa dalmata, non lontano dal principale quartier generale dei pirati croati. Nello stesso anno scrisse e fece pubblicare a Venezia tre orazioni intitolate Leonardi de Renaldis Dalmatae nobilium civitatis Veglae Orationes tres, quas abiturus erat, si per valetudinem licuisset, ad serenissimum archiducem Carolum, serenissimum archiducem Ernestum, serenissimum, et invictiss. Rodolphum caesarem e indirizzate agli arciduchi d’Austria Carlo, Ernesto e Rodolfo, la cui casata aveva in più occasioni ricompensato i membri della famiglia de Renaldis per gli uffici svolti. Dalla terza orazione, indirizzata a Rodolfo, si intuisce che la passione per lo studio aveva condotto il d. R. a scrivere un trattato encomiastico – non altrimenti noto – intitolato De Germaniae Germanorumque hominum laudibus et gloria. Morì a Venezia nel 1589.
Bibliografia
L. DE RENALDIS, Dalmatae nobilium civitatis Veglae Orationes tres […], Venezia, Guerra, 1581. LIRUTI, Notizie delle vite, I, 422, 424; DI MANZANO, Cenni, 171; DI MANZANO, Annali, IV, 474; Mille protagonisti, 401; A. ALTAN, Memorie storiche della terra di San Vito al Tagliamento, Venezia, Picotti, 1832, 91; T. GAR, Lettera dell’imperatore Massimiliano I ai suoi oratori presso la corte di Roma, «Archivio veneto», 1 (1871), 84-85; V. CANDIANI, Pordenone, ricordi cronistorici dall’origine del Friuli a tutto il 1900, a cura di A. BRUSADINI, 1902 (= [Pordenone], Stavolta, 1976), 386-387; A. BENEDETTI, Brevi notizie sui pordenonesi illustri, «Il Noncello», 2 (1953), 51; A. BENEDETTI, Storia di Pordenone, a cura di D. ANTONINI, Pordenone, Edizioni de “Il Noncello”, 1964, 301; V. TINTI, La storia di Pordenone di Valentino Tinti con il “Breve compendio” di Giuseppe Mottense, a cura di G.C. TESTA, Pordenone, Biblioteca dell’Immagine, 1987, 113, 154.
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