RICCI ANTONIO

RICCI ANTONIO (1887 - ?)

compositore, pianista, didatta

Immagine del soggetto

Antonio Ricci ritratto da Francesco Krivec (collezione privata).

«Pianista dalla tecnica meravigliosa e dal sentimento profondo», secondo la critica, R. è stato uno degli insegnanti maggiormente importanti della storia del Liceo musicale Iacopo Tomadini di Udine. Nato a Siena nel 1887, R. si era formato alla scuola di Edgardo del Valle de Paz e Antonio Scontrino al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Già nel 1907 aveva iniziato ad esibirsi con il Quintetto senese e a frequentare la scuola del conte Guido Chigi-Saracini, illustre mecenate e musicofilo. Giunse così in Friuli nel 1911, dapprima a Sacile per poi trasferirsi definitivamente a Udine. Dal 1914, anno in cui venne chiamato ad occupare la cattedra di pianoforte, al 1953, R. ha portato al diploma decine di studenti, divenuti a loro volta docenti dell’Istituto, oppure concertisti. Protagonista degli eventi che hanno caratterizzato i primi anni di vita del Tomadini, allora diretto da Mario Mascagni che in lui trovò un prezioso e fidato collaboratore, R. è stato un musicista poliedrico e impegnato in molti ambiti della vita musicale udinese. Docente di musica e canto corale all’Istituto magistrale Percoto, in cui organizzava anche molte manifestazioni musicali, nel 1922 partecipò alla fondazione della Società degli amici della musica, del cui consiglio direttivo entrò a far parte. Nel 1938 gli venne affidata la direzione della Sezione per le manifestazioni artistiche e culturali del Civico istituto musicale pareggiato Iacopo Tomadini, che si proponeva di valorizzare i giovani e promettenti diplomati dell’Istituto, presentandoli alla cittadinanza all’interno di serate concertistiche. Attivo anche come direttore d’orchestra, compositore e autore di apprezzati saggi e interventi dedicati alla vita musicale e culturale udinese, R. è ricordato in particolar modo come docente: «gentile, corretto, piuttosto serio con un gran fiocco nero al collo, che gli dava un’aria da artista», come scrisse una delle sue allieve. In seguito alla sua morte, avvenuta il 26 novembre 1978, gli allievi decisero di onorare la sua memoria fondando un’Accademia di studi pianistici che porta il suo nome e il cui fine è l’organizzazione di concerti, seminari di studio e lezioni.

Bibliografia

Composizioni: Ce m’impuarte, su versi di Francesca Nimis-Loi, in Canti friulani, Udine, Edizioni de La Panarie, 1930; La canzone de “Il Popolo del Friuli”, su versi di Adriano Lami, Udine, Edizioni de «Il Popolo del Friuli», 1933; Sogno di balilla, Operetta in tre atti e quattro quadri, libretto di Armando Molinaris, Udine-Tolmezzo, Libreria editrice Aquileia, 1937.
A. RICCI, Quattordici anni di attività della Sezione “Amici della Musica”, Udine, Doretti, 1936; ID., Vita e cultura musicale in Udine nel dopoguerra, «AAU», s. VI, 3 (1936-1937), 145-162; ID., L’Istituto musicale “Jacopo Tomadini” di Udine, Firenze, Le Monnier, 1942. P. PEZZÈ, Vicende storiche del Civico Liceo Musicale “J. Tomadini” di Udine, in Civico Liceo Musicale Pareggiato J. Tomadini. Udine: 1925-1965, Udine, Grafica Moderna, 1965, 10-19; ID., Fatti e figure della vita musicale in Friuli, «Il Friuli», 4 agosto 1966; ID., I quindici anni d’oro della vita musicale udinese, ibid., dicembre 1968, 22-26; P. VISINTIN, Piero Pezzè musicista europeo nel Friuli del Novecento, analisi estetico-musicale a cura di C. Cojaniz, analisi della produzione corale a cura di G. Pressacco, Udine, Kappa Vu, 1995.

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