Nacque a San Vito al Tagliamento (Pordenone) il 26 luglio 1779, dal nobiluomo Paolo e da Paolina de Rinaldis. In giovane età effettuò un viaggio di studio attraverso la penisola: tra il 1814 e il 1815 fu infatti a Bologna, dove frequentò verosimilmente la locale Accademia; da lì mosse dapprima in direzione di Ancona e poi verso Roma soggiornandovi per qualche tempo, onde portare a compimento la propria formazione fortemente innervata dei principi neoclassici, che sarebbero rimasti la costante delle sue realizzazioni architettoniche. Rientrato in patria intorno al 1816, prese a dedicarsi all’amministrazione del patrimonio di famiglia, attività a cui andò affiancando quella di architetto. Progettò, nel 1832, una Pianta della Terra di S. Vito, sorta di piano regolatore che avrebbe dovuto costituire un riferimento per l’ampliamento urbanistico del centro abitato. Nel corso degli anni Venti, R. ideò il nuovo cimitero della cittadina in veste neoclassica (ora modificato), mentre al 1825 risale la realizzazione della cappella gentilizia del cinquecentesco palazzo Altan, nel centro storico di San Vito al Tagliamento. Nello stesso periodo, inoltre, gli fu affidato il compito, ancora a San Vito, di progettare il santuario della Madonna di Rosa, realizzato tra il 1820 e il 1836, oggi non più esistente (venne distrutto durante la seconda guerra mondiale), nelle forme architettoniche del quale R. poté nuovamente mettere a frutto le sue convinzioni estetiche di matrice neoclassica. Nel 1847 si impegnò nel portare a termine, per volontà testamentaria dello zio Francesco Rota, la facciata, il campanile e l’altare del Crocifisso, progettato poi da Andrea Scala, della settecentesca chiesa parrocchiale di Codroipo. ... leggi Nel frattempo egli si dedicava alla stesura del volume Cenni su alcuni oggetti di Belle Arti ed utili istituzioni esistenti nella R. Città di Udine […], che fu dato alle stampe proprio nel 1847. A R. sono riconducibili anche i progetti della parrocchiale di Biauzzo di Codroipo, quelli non realizzati della chiesa di Porcia, di un campanile e di un asilo infantile in località imprecisata. Morì a San Vito al Tagliamento il 2 maggio 1858.
ChiudiBibliografia
BERGAMINI, Friuli Venezia Giulia, 368; F. DURANTE, Il conte Lodovico Rota un architetto in villa. L’architettura neoclassica nella provincia del Friuli, t.l., Istituto universitario di architettura di Venezia, a.a. 1994-1995; P. TOMASELLA, Un architetto neoclassico il conte Lodovico Rota, «Sot la nape», 48/4 (1996), 23-27 (con bibliografia precedente); A. GARLATTI - D. VENTURUZZO, Il santuario della Beata Vergine di Rosa già chiesa di San Nicolò extra muros, in La rosa erosa. Studi su una comunità tra le acque, a cura di P.G. SCLIPPA, San Vito al Tagliamento, Comune di San Vito al Tagliamento, 1997, 117-150; P. TOMASELLA, Il conte Lodovico Rota accademico nella Provincia del Friuli, «Quaderni dell’Accademia udinese di scienze, lettere ed arti», 5 (1998), 26-31; P. GOI, Aspetti della scultura tra Otto e primo Novecento in Friuli, in Artisti in viaggio 1750-1900 presenze foreste in Friuli Venezia Giulia. Atti del convegno di studi (Udine, 20-22 ottobre 2005), a cura di M. P. FRATTOLIN, Udine, Cafoscarina, 2006, 319.
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