Nacque probabilmente a Venzone nel primo decennio del Seicento e svolse l’attività di intagliatore e pittore, lasciando diverse testimonianze in edifici sacri friulani, caratterizzate da una cifra espressiva piuttosto debole, che interpreta una temperata propensione in senso barocco. A lui si deve un altare ora nell’abbazia di Moggio Udinese (1631), due altari nella parrocchiale di Ampezzo, dedicati a Sant’Antonio abate (1637) e al Rosario (1641), un altro nella chiesa di S. Gottardo a Bagni di Lusnizza di Malborghetto-Valbruna (1642); mentre per la chiesa di S. Tommaso di Moruzzo ha dipinto una pala raffigurante i Santi Nicolò, Antonio abate e Giacomo apostolo (1639). Inoltre, tra le molte opere che gli possono essere attribuite, vi è una coppia di angeli cerofori nella chiesa di S. Stefano di Remanzacco e alcune statuette nella chiesa di S. Anna a Venzone.
Nessun commento