Nel 1698 uscì a Praga la prima edizione del voluminoso libro Theologia radicalis, in qua fundamentaliter veritas propugnatur di G. M. S. Negli anni seguenti uscirono ancora due edizioni (1708, 1725), questo significa che il libro, una vera enciclopedia teologica, suscitò un grande interesse. Lo S. era nato a Salcano/Solkan, villaggio situato nei dintorni sloveni di Gorizia, il 5 maggio 1754, figlio di Stefano e di Marina. Da giovane aveva lasciato il paese natio per studiare, probabilmente legge, a Ingolstadt in Baviera. Forse per un breve periodo aveva esercitato la sua professione a Münster, e per questo motivo venne chiamato Westphalus da alcuni suoi biografi. A Vienna era entrato nella congregazione di S. Paolo (barnabiti) e aveva cominciato a studiare teologia. Nel 14 dicembre del 1681 aveva ricevuto i voti religiosi ed era stato ordinato il 13 marzo del 1683. Il 14 gennaio dell’anno successivo era diventato cappellano della paroccchia di Mistelbach. Secondo il Morelli fu anche cappellano della guarnigione di Livorno. Nel 1790 era stato scelto quale direttore del collegio di S. Michele a Vienna; dal 1794 in poi fu direttore del collegio a Praga, dove probabilmente morì nel 1711. Nella Theologia radicalis S. trattava centossessantadue tesi sostenute da diversi teologi e respinte dai papi Alessandro VII, Innocenzo XI e Alessandro VIII. Secondo Codelli «con il libro combattè la dottrina de’ molinisti, la quale eccitò in quel secolo fra gesuiti e domenicani molte contraversie scolastiche».
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