Nacque a Maiano (Udine) il 7 agosto 1901 in una famiglia contadina. Ancora giovanissimo manifestò interesse per la politica, aderendo al Partito popolare. Conclusi gli studi secondari in seminario e conseguita la laurea in giurisprudenza, alternò l’esercizio della professione forense all’attività organizzativa e di propaganda del partito fondato da Sturzo, assumendo le cariche di presidente diocesano della Gioventù cattolica (1923-1929) e di membro del consiglio della FUCI e dei Laureati cattolici (1924-1926). Se in un primo momento aveva creduto nella «possibilità di un’alleanza tra fascismo e socialismo», con l’avvento della dittatura S. si allontanò dalla vita politica per oltre un decennio. Fu, infatti, la seconda guerra mondiale a offrirgli l’occasione di rientrare in attività. La costituzione del Comitato udinese di agitazione antifascista, di cui fu promotore, e la successiva partecipazione alla lotta clandestina e alla organizzazione della Democrazia cristiana in Friuli gli valsero prima l’elezione alla Costituente, dove assunse la carica di segretario di presidenza, e poi quella a deputato per tre legislature consecutive (1948-1963). Negli anni in cui sedette sui banchi di Montecitorio, S. ricoprì numerosi incarichi in ambito sia parlamentare, quale questore della Camera (1948-1953) nonché membro di varie Commissioni (finanze e tesoro, vigilanza sull’Istituto di emissione e circolazione dei biglietti di banca, industria e commercio, e molte altre), sia ministeriale, quale sottosegretario al Tesoro nel secondo governo Segni e nel primo governo Tambroni (19 febbraio 1959-26 luglio 1960). A partire dal 1963, dopo aver rifiutato l’ennesima candidatura, S. decise di portare il suo contributo alla crescita del Friuli Venezia Giulia nella veste di uomo guida di importanti società, in molte delle quali assunse la carica di presidente (Arsenale triestino, Mediocredito, Società imprese Lignano, Pravisani esplosivi di Spilimbergo, SAFAU di Udine). Morì il 15 novembre 1973.
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