Nacque a Ragusa (Dalmazia) il 1° ottobre 1825. Fu prima a Venezia e poi a Padova, dove, iscrittosi all’Università, entrò in contatto con un gruppo di cospiratori, fra cui diversi patrioti friulani. Scoperto dalla polizia austriaca, nel 1847 fu confinato a Trieste, ma i suoi ideali lo portarono ben presto altrove. Esule, visse un triennio piuttosto movimentato, combattendo sia in Italia che in Europa, per stabilirsi a Torino nel 1850, dove, appartato dalla vita politica, collaborò a diversi giornali, tra cui «La Concordia», «Il Progresso» e «Il Diritto». Liberale progressista, dopo essere stato eletto per la prima volta deputato nel collegio di Comacchio nella IX legislatura (1865-1867), trovò in Friuli territorio fertile per le sue successive candidature grazie all’appoggio degli amici con cui aveva condiviso gli ideali di riunificazione nazionale: dal 1870 al 1876 fu eletto in parlamento a Palmanova e San Daniele e dal 1882 al 1893 a Udine. Esperto di questioni finanziarie, durante i suoi anni a Montecitorio occupò diverse posizioni di responsabilità: segretario generale del presidente del Consiglio e ministro delle Finanze Depretis nel 1876, ministro delle Finanze nei governi Cairoli (1878-1879) e Crispi (1889-1890). Morì a Roma l’8 maggio 1893.
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