Nacque a Medea (Gorizia) il 26 novembre 1890. Compiuti i primi studi nel capoluogo isontino, si iscrisse all’Università di Napoli, dove si laureò in lettere nel 1925, ottenendo anche l’abilitazione all’insegnamento della lingua francese e tedesca. Tornato a Gorizia, fu per alcuni anni direttore del convitto friulano (poi collegio Dante Alighieri), mentre qualche anno più tardi fu chiamato ad insegnare a Trieste. Nel 1921 S. fece il suo esordio nel mondo letterario pubblicando a Roma il romanzo Stillicidio. Diario di guerra, un lavoro in gran parte autobiografico in cui l’autore racconta la sua giovinezza vissuta durante il primo conflitto mondiale e la drammatica fuga in Italia nel 1917. In seguito S. concentrò la sua attenzione quasi esclusivamente sulla letteratura per ragazzi, ricevendo ampi consensi da parte della critica. Nei romanzi di S., spesso illustrati, si respira forte il clima del secondo dopoguerra descritto attraverso una galleria di paesaggi e personaggi che l’autore trae dalla sua terra alle prese con la dura esperienza del conflitto. Tra le sue opere si segnala La mascotte dei “Diavoli blu” del 1947, in cui S., utilizzando una prosa limpida e piana, affronta i temi dell’amicizia e della fiducia nel futuro: il romanzo narra infatti di un ragazzo rimasto cieco a causa degli eventi bellici, che diventa la mascotte della divisione americana “Diavoli blu” e, alla fine della guerra, viene portato da un sergente in America dove, grazie ad un’operazione, riacquista la vista. Da questo testo venne tratto anche il film omonimo diretto nel 1948 da Carlo Alberto Baltieri. Nel 1951 S. vinse ex aequo il primo premio al Festival nazionale dei ragazzi con il romanzo I gabbiani dell’isola d’oro, mentre negli ultimi anni si confrontò con il genere della fantascienza pubblicando nel 1960 il romanzo Laica, cane spaziale. Oltre ai romanzi, scrisse una serie di racconti, alcuni dei quali vennero pubblicati sulla rivista «La Panarie». S. morì a Trieste nel 1962. Nel 1982, a vent’anni dalla scomparsa, l’amministrazione comunale di Medea gli dedicò la biblioteca della città, mentre nel 1985 venne istituito il concorso letterario Eugenio Simonetti, riservato agli studenti del suo paese natale.
Bibliografia
Opere di E. Simonetti: Stillicidio. Diario di guerra, Prefazione di V. Rossi, Roma, Berlutti, 1921; La mascotte dei “Diavoli blu”, Firenze, Marzocco, 1948; Monelli in rivolta, Trieste, Julia, 1943; Creature contro luce, Milano, Mani di fata, 1946; I gabbiani dell’isola d’oro, Trieste, La scuola attiva, 1951; La pattuglia dei buoni compagni, Milano, Fabbri, 1953; …e più non sorrisero. Racconti, Trieste, Mancianti, 1956; Laica cane spaziale, Milano, Guido Milano, 1960.
DBF, 747; Scrittori giuliani. Quaderno secondo, Trieste, Società artistico letteraria, 1953, 50-57, 62; A. GALLAS, Eugenio Simonetti (1890-1962), in Marian, 676-677; L. SOSSI, Gli scrittori per ragazzi del Friuli-Venezia Giulia. Appunti per una prima bibliografia, Trieste, Battello, 2000, 130; T. BRESSAN, Letteratura giovanile e per l’infanzia, in EMFVG, 3/II, 1304.
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