Figlio di Giulio e di Elisabetta Nussi, e nipote dell’umanista Girolamo, compì studi umanistici a San Daniele del Friuli ed a Padova. Frequentò anche l’Ateneo giuridico di Bologna. Fu assunto poi dalla curia romana. Nel 1592 Clemente VIII lo nominò suo segretario particolare («cameriere segreto»). Fu abate di Saccolongo, nel padovano e parroco di San Daniele del Friuli fino al 1627, anno in cui rinunciò a favore del nipote Giovanni Francesco (figlio di suo fratello Girolamo iunior). Non alieno da interessi mondani, il 12 gennaio 1615 acquistò, tramite il fratello, case cortivo e terre Sopra Castello per 137 ducati. A Padova, il 5 settembre 1627, dettò il suo testamento col quale istituiva una mansioneria di tre messe settimanali col giuspatronato della famiglia Sini. Ha lasciato rime in friulano, in latino ed in italiano.
[la voce ‘Sini Iacopo’ è stata recuperata in una stesura non definitiva dall’archivio di Giorgio Ferigo e si pubblica nella forma originale]
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