Nacque il 14 settembre 1887 a Terzo d’Aquileia; frequentato l’Istituto magistrale di Capodistria, si diplomò maestro e insegnò nella bassa pianura friulana (Cervignano, Ruda, Aquileia, Latisana, Terzo). Si sa che dal 1921 compose una ventina di canti corali popolari su testi di Bindo Chiurlo (Lis fumatis vegnin chenti, Buine sere ciase scure), Giovanni Lorenzoni (Cuan che van lis lusignutis), Rodolfo Carrara (A planc cala il soreli), Giuseppe Collorig (Vin ne sole primevere), pubblicati su diversi numeri di «Strolic furlan» e «Ce fastu?». Vinse alcuni concorsi banditi dalla Società filologica friulana (Il mio ben l’è lat in uere, congresso di San Daniele del Friuli del 1921; Iudizi, congresso di Tolmezzo del 1923). Nel 1931 il testo del Ciant d’Aquilee di Spartaco Muratti (Passe in alt su la marine), vincitore del concorso per il nono centenario della basilica e il decennale dei militi ignoti, venne musicato da una trentina di compositori. La giuria ritenne di non assegnare il primo premio, ma giudicò meritevoli di considerazione i brani di Carlo Conti, Augusto Cesare Seghizzi e, appunto, di S. I canti vennero eseguiti il 15 agosto 1931 in piazza del Capitolo. S. collaborò alla raccolta di Anin zirì fortune, Primavere graziosine, E ze zovie spacà coculis, Une volte lis belezzis, Tumburus a schila. Compose anche l’operetta Il piccolo saltimbanco, rappresentata a Terzo nel 1938. Morì nel 1958.
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