Nacque nel 1586 da Giovanni e da Marzia Sbroiavacca. Seguendo l’esempio paterno, fu anch’egli uomo d’armi e di lettere, di raffinata cultura. Cavaliere aurato, combattè nel 1616 dalla parte di Venezia nella guerra di Gradisca; nel 1616 fu sovraintendente delle cernide a Belluno. Nel 1608 il padre Giovanni di Strassoldo aveva acquistato da Francesco Susanna una casaforte a Ioannis, trasferendosi da Campeglio; fu G. S. ad eseguire i primi ampliamenti e adattamenti del complesso edilizio. Dopo la morte del padre si occupò dell’edizione di componimenti scritti in sua memoria o da lui composti e rimasti inediti, dedicandoli ad Antonio Ceccato, imparentato con gli Strassoldo, caro amico di Giovanni durante il periodo universitario a Padova. Lo S. unì alle opere del padre alcuni suoi lavori, in particolare un elegante poemetto di settantuno stanze in ottave, In lode delle donne della Patria del Friuli, in cui celebra il trionfo della giovinezza e della bellezza – non sempre timida – delle nobildonne delle principali casate friulane, tutte indicate con il loro nome, costituenti una «squadra reale», ma contrapponendo nelle ultime quattro stanze l’immagine di una schiera di donne stanche, senza nome, dalla «fronte rugosa e chiome bianche», ammonendo con un richiamo tassesco come «mancan gl’imperi, le cittadi e i regni» e i beni sono fuggevoli. Morì nel 1624. Di lui esiste un ritratto forse di mano di Fulvio Grifoni.
Bibliografia
Dei componimenti volgari et latini dell’ill. sig. Giovanni signore di Strassoldo e Soffumbergo et del sig. Giulio suo figliuolo, Venezia, Ciotti, 1616.
CAPODAGLI, Udine illustrata, 379-380; LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 97; DI MANZANO, Cenni, 200; D. FRANGIPANE STRASSOLDO, Giovanni di Strassoldo e Soffumbergo (1547-1610), in Giovanni di Strassoldo. Udine 1547-1610. Una vita tra armi, scienza, lettere. Atti del convegno internazionale (Udine/Strassoldo, 3-4 novembre 2000), a cura di D. FRANGIPANE STRASSOLDO, Udine, Forum, 2005, 13-23.
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