La data e il luogo di nascita di A. T. (tra il 1585 e il 1588 a Graz da famiglia di origine ticinese) così come quelli di morte (Gandria, nei pressi di Lugano, 1667) proposti nei dizionari biografici non sono comprovati da documenti, ma si basano solo su ipotesi, forse da riconsiderare alla luce della nuova documentazione udinese disponibile. Certo è, invece, che A. T. il 16 marzo 1604 si trovava a Venezia per perfezionare la sua formazione musicale con G. Gabrieli inviatovi dall’arciduca Ferdinando d’Austria. Lasciò la città lagunare il 22 novembre 1606 (vi sarebbe tornato quattro anni più tardi per qualche mese) e, passando per Udine, rientrò a Graz dove fu nominato organista di corte. Quando l’arciduca, divenuto imperatore col titolo di Ferdinando II, si trasferì a Vienna, il T. lo seguì con tutti i musicisti della cappella di corte. Qui rimase in servizio come organista per diversi anni, ma certo non fino al 1628 come solitamente viene scritto; documenti udinesi infatti indicano che già il 31 marzo 1626 aveva depositato al Monte di pietà di Udine 1000 ducati per costituirsi il patrimonio ecclesiastico e per ottenere l’indulto pontificio: probabilmente a quella data era già rimasto vedovo della moglie Delfina Datili e intendeva abbracciare lo stato religioso. Sempre a Udine il 12 marzo 1628 riceveva gli ordini minori, cinque giorni più tardi presentava il patrimonio ecclesiastico per accedere «ad sacros ordines» (in quella circostanza è registrato come «Alemanno, acolytho Salisburgensi»), il 18 marzo veniva ordinato suddiacono, l’8 aprile diacono, e una settimana più tardi presbitero; infine il 19 luglio otteneva licenza per lasciare la città e poter celebrare messe ovunque. ... leggi Dall’11 novembre 1628 al 20 maggio 1629 fu maestro di cappella nel monastero benedettino di Kremsmünster, nell’Alta Austria, al cui abate Anton Wolfrath indirizzò la sua raccolta di Psalmi vespertini del 1628 dedicata alla Vergine Maria del Carmelo. La dedica è interessante perché il T. proprio intorno a quegli anni si fece frate carmelitano e per un certo tempo (almeno dal 1633 al 1635) fu a Venezia nel convento di S. Maria dei Carmini a Dorsoduro. Alla fine del 1638 comunque risulta già presente nel convento di Udine e qui, dal 22 maggio 1642 al 29 maggio 1647, fu secondo organista nel duomo cittadino. Dopo questa data non si hanno informazioni certe sul suo conto; secondo alcuni studiosi trascorse il resto della vita in un convento dell’Italia settentrionale. La sua produzione musicale, che richiama elementi dello stile gabrieliano quali la tecnica policorale, non è molto vasta e comprende una raccolta di Psalmi vespertini integri omnium solemnitatum, octo vocibus modulati, cum basso pro organo […], Venezia, B. Magni, 1628 (una copia si conservava nell’Archivio del duomo di Udine nel 1650); un mottetto a tre voci e basso continuo O beatum Carolum (inserito nell’antologia curata da G. Bonometti, Parnassus musicus Ferdinandeus, Venezia, G. Vincenti, 1615); un’antifona mariana a dieci voci Hodie Beata Virgo nel manoscritto L 13 (Kremsmünster, Benediktinerstift, Musikarchiv); una Missa sine nomine a 16 voci, in quattro cori (ms in Wien, Österreichische Nationalbibliothek).
ChiudiBibliografia
ACAU, Extraordinariorum, 431, f. 38v; Ibid., Mandatorum secundus, 431, f. 25; Ibid., Ordinazioni sacre 1600-1665, 630, alle date; BSAU, Schedario Biasutti.
DEUMM, VII (1988), 618; H. FEDERHOFER - S. SAUNDERS, Tadei, Alessandro, in NGii, XXIV, 919; M. GRASSL, Tadei, Alessandro, in MGGna, Personenteil, XVI (2006), col. 422; RISM A/I/8 T 643; RISM B/I 1615/13; RISM A/II 600.153.013. VALE, Udine, 126; G. SINICCO, Alessandro Tadei: Un musicista ticinese alla corte degli Absburgo, «Schweizer musikpädagogische Blätter», 80/1 (1992), 15-22; S. SAUNDERS, Cross, Sword, and Lyre: Sacred Music at the Imperial Court of Ferdinand II of Habsburg (1619-1637), London, Clarendon Press, 1995: 7, 44, 47-48, 51, 67-68, 153; M. KOKOLE, Venetian Influence on the Production of Early-Baroque Monodic Motets in the Inner-Austrian Provinces, «Musica e storia», 8 (2000), 477-507; ID., Zgodnja duhovna monodija v notranjeavstrijskih dezelah in prispevek Isaaca Poscha, in Muzikološke razprave. In memoriam Danilo Pokorn, a cura di N. CIGOJ KRSTULOVIĆ - T. FAGANEL - M. KOKOLE, Ljubljana, ZRC SAZU, 2004, 27-44.
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