Nato a Pordenone il 23 agosto 1927, medico, svolse il suo apprezzato impegno professionale presso l’ospedale della città. Appassionato fin da ragazzo alla montagna, compì numerose salite nell’intero arco alpino. Per tutta la vita frequentò assiduamente le montagne di casa: quelle Prealpi Carniche, con la Valcellina come baricentro, che profondamente amò e fece oggetto del proprio lavoro di studio. Consigliere e presidente della sezione di Pordenone del Club Alpino Italiano, fu impegnato anche nel CAI interregionale e attivo socio accademico del ‘Gruppo italiano scrittori di montagna’. Va ricordato per il suo contributo fondativo alla formazione di un’autentica cultura della montagna nel territorio. I suoi scritti, pubblicati nell’arco di oltre quarant’anni, costituiscono un apporto unico per ampiezza e rigore alla conoscenza della montagna pordenonese. Essi spaziano dalla storia alpinistica con il racconto dei pionieri e delle prime salite, alle cronache dell’alpinismo. Importanti sono i testi descrittivi dei luoghi, tra cui la monografia sul Gruppo delle Pregoiane nelle Prealpi Clautane. Una partecipata attenzione alle vicende delle genti della montagna si ritrova in molti contributi, dalla raccolta di testimonianze dirette tra passato e presente fino a un’opera di narrativa ispirata alla vita di una comunità alpina. Un altro campo di ricerca, che lo impegnò intensamente con ricerche sulle fonti e riscontri sul campo, ha riguardato le vicende della grande Guerra nelle Prealpi Carniche. Nel 1995 gli fu assegnato a Claut il Premio Papa Leone Magno e nel 2001 a Pordenone il prestigioso Premio San Marco. Morì a Pordenone il 14 novembre del 2008.