Nacque a Codroipo (Udine) il 15 settembre 1925. L’incontro con Felice Carena, avvenuto nel 1945 a Venezia, spinse il giovane T. a intraprendere con decisione la carriera artistica, iscrivendosi dapprima all’Istituto d’arte e poi all’Accademia di belle arti della città lagunare, dove seguì le lezioni di pittura di Guido Cadorin. Al termine degli studi si trasferì a Roma con una lettera di presentazione per Ferruccio Ferrazzi, che lo accolse nel suo studio. Nella capitale l’artista studiò a fondo le decorazioni ad affresco lasciate dagli antichi maestri nelle chiese cittadine, impadronendosi di una tecnica di cui si sarebbe servito, soprattutto tra il 1949 e il 1966, per realizzare numerosi cicli ornamentali, ancora oggi conservati negli edifici sacri di località grandi e piccole disseminate nella provincia friulana. Rientrato in Friuli, T. si dedicò alla pittura da cavalletto, dipingendo ritratti, paesaggi e nature morte, queste ultime caratterizzate da una pennellata ricca di materia cromatica che definisce con sicurezza forme e volumi. Al 1949 si datano i suoi primi affreschi sul soffitto della navata nella parrocchiale di Goricizza, raffiguranti il Martirio di s. Bartolomeo e le Virtù cardinali. In quegli stessi anni entrò in contatto con Pier Paolo Pasolini, con cui avviò una duratura amicizia, alimentata durante i successivi incontri a Roma. Nel 1951 portò a compimento un S. Giorgio e il drago nella chiesa di Gradiscutta di Varmo, mentre al 1953-1954 risalgono i lavori nella chiesa della Madonna di Strada a San Daniele del Friuli. In quegli stessi anni il pittore si avvicinò alle poetiche del neorealismo: soggetti dei suoi dipinti divengono muratori, braccianti e operai impegnati nel lavoro quotidiano. ... leggi Non sfuggono alla sua attenzione anche scene di vita osservate ai margini della periferia, come nel quadro dal titolo Cavallo marrone in carrozzone azzurro (1953; Udine, collezione Marcellino Chiandit), scena non priva di un certo incantato lirismo. Fanno seguito ai lavori già citati gli affreschi nella chiesa di S. Giuseppe a Castions di Strada e quelli per la parrocchiale di Rizzolo (1955-1957). Nel 1958 l’artista portò a termine l’Assunta nel duomo di Codroipo, esemplata su modelli tiepoleschi. Al 1960 risalgono le decorazioni della cupola nella chiesa di S. Nicolò a Caneva di Tolmezzo e al 1962 quelle per il santuario della Beata Vergine del Carmine a Ribis. Con la Trasfigurazione di Billerio (1966) si concluse l’esperienza della pittura ad affresco, impegno che lasciò il posto ad una folta produzione da cavalletto in cui il tema della Maternità (Udine, collezione della Provincia) viene affrontato spesso per il tramite di una pittura più chiara e rarefatta, caratteristica che contraddistingue tutta la sua ultima produzione. T. morì a Udine nel 2002, dopo una lunga malattia.
ChiudiBibliografia
Renzo Tubaro. Affreschi 1949-1966, a cura di F. DELL ’AGNESE, Tolmezzo, Progetto integrato cultura del Medio Friuli/Tip. A. Moro, 1997; La pittura di paesaggio in Friuli 1945-1970. Catalogo della mostra, a cura di V. GRANSINIGH, Povoletto, Pro loco di Povoletto, 2003, 59, 84, 85; Dai Taccuini di Renzo Tubaro. L’anima di un pittore, a cura di L. DAMIANI, Pasian di Prato (Udine), Campanotto, 2005; Renzo Tubaro 1925-2002, una vita per la pittura. Catalogo della mostra (Udine, 27 marzo-3 maggio 2009), a cura di G. BERGAMINI, Udine, Provincia di Udine, 2009 (con completa bibliografia precedente).
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