Originario di Treviso, figlio di Pietro, fu attivo a Udine attorno alla metà del XIV secolo. Oltre che cappellano del duomo e mansionario del capitolo, fu notaio e copista: rogò atti per il capitolo stesso tra il 1345 e il 1347; come scriba tra il 1343 e il 1348 ricevette il pagamento per l’allestimento di un messale e attorno al 1350 copiò e sottoscrisse una raccolta di sermoni, in cui si qualifica con il titolo di pievano di Basiliano o Pasian Schiavonesco. Potrebbe identificarsi col Francesco da Treviso canonico di Cividale la cui morte è ricordata il 19 ottobre 1386.
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